Karin Ann è una tra le più importanti promesse del settore musicale, una cantante di appena 19 anni che riesce a portare alla luce tematiche di grande attualità, care soprattutto alla Generazione Z. Non è certo un caso se il New York Times ne ha infatti parlato proprio come della portavoce dei più giovani. Karin tratta tematiche come ad esempio la comunità LGBT+, la tossicità dell’amore, i diritti delle minoranze, la salute mentale. Con il suo nuovo singolo “Looking at porn”, in uscita sulle piattaforme digitali il 25 febbraio, Karin vuole affrontare un altro tema caro ai giovanissimi, l’odio in rete.
L’odio in rete secondo Karin Ann
L’odio in rete è un tema che non è caro solo ai giovanissimi, dobbiamo ammetterlo. Tutti coloro che utilizzano i social network, qualunque sia la loro età, sanno perfettamente infatti che online l’odio dilaga e che i social sono il mezzo migliore per metterlo in atto. I giovanissimi però fanno spesso esperienza di un odio in rete un po’ particolare, quello che è fomentato dalle differenze generazionali. Spesso i giovani cioè sono attaccati dalle persone più grandi, di mezza età o più. È un fenomeno in continua espansione, un fenomeno che merita di essere portato alla luce, un fenomeno che deve essere contrastato quanto più possibile.
Ci pensa Karin Ann a portare alla luce il problema con il suo nuovo singolo dal titolo “Looking at porn”. Karin ha ammesso di aver passato un brutto periodo proprio a causa dei messaggi di odio che le sono arrivati online da persone più o meno di mezza età. Non è stato semplice, ma Karen è riuscita a risollevarsi senza conseguenze da questa situazione, a guardare a queste persone in modo ridicolo, a capire che non conta ciò che queste persone credono o pensano. Consapevole però che non per tutti i giovani sia così semplice dare una scrollata di spalle davanti ai massaggi di odio, ha deciso di dare vita ai suoi pensieri con questo brano.
Matt Schwartz e Simone Peluso al fianco di Karin in questa esperienza creativa
Tagliente, ma allo stesso tempo divertente e satirico, è un brano che senza dubbio i più giovani apprezzeranno. È stato creato con la collaborazione di Matt Schwartz, che ha curato insieme a Karin sia il testo che la musica. Matt è anche il produttore della canzone.
Karin si è detta molto felice di questa collaborazione, non solo perché Matt è un grande paroliere, ma anche perché lo sente vicino alla sua visione creativa. Non solo, Karin ha affermato che Matt ha un talento incredibile nel tirare fuori dalle persone quei lati che sovente restano nascosti, sopiti, o che si ha paura di far arrivare a galla. Grazie a lui la creatività di un’artista può esprimersi al meglio. Matt Schwartz non è l’unica personalità importante al fianco di Karin Ann. La direzione artistica infatti del video, che è già visibile su YouTube, è affidata a Simone Peluso. Stiamo parlando di un regista di grande fama che in passato ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Fedex e Maneskin.
Il successo di Karin Ann
Ricordiamo che Karin è arrivata alla ribalta grazie alla vittoria del concorso Zebrik Awards a Praga per la sezione “Scoperta dell’anno”. Nel maggio del 2021 si è poi aggiudicata la vittoria con il video del brano BabyBoy del “Munich Music Video Awards”. Grazie alle tematiche trattate, il nome di Karin ha fatto il giro del mondo, arrivando su testate giornalistiche di grande fama e in televisione. Karin ha avuto oltre 800mila stream su Spotify con il singolo “we’re friends, right?” uscito nel mese di dicembre e inserito nella playlist Equal Global di Spotify. Nonostante abbia appena 19 anni, è insomma un’artista di grande successo che sta facendo sentire la sua voce al meglio. Siamo sicuri che sulla sua strada ci saranno molte altre soddisfazioni!